Il caffè è un arbusto sempreverde appartenente alla famiglia delle Rubiacee genere Coffea, originario dell’Etiopia e coltivato esclusivamente nella zona tropicale.
Tra le centinaia di specie del genere Coffea, solo due vengono utilizzate per la produzione delle miscele, l’Arabica e la “Canephora” più conosciuta come Robusta.

I suoi fiori, profumatissimi, sono bianchi e fioriscono per pochi giorni prima di appassire ed emanano un profumo simile al gelsomino. Il fiore ha in sé organi di riproduzione maschili e femminili e poche ore dopo essere sbocciato, viene impollinato. I frutti crescono in seguito, sul medesimo ramo dove erano raggruppati i fiori, sono inizialmente di color verde e vengono chiamate le “drupe”, si presentano molto simili alle ciliege e di un colore intenso per lo più rosse e a volte gialle in base al tempo di maturazione.

I frutti hanno al loro interno il seme, solitamente diviso in 2 parti.
La Coffea è una pianta che predilige un clima mite che non superi i 37° e che non scenda al di sotto dei 4° e necessita di abbondanti precipitazioni. Questa pianta richiede da due a nove metri quadrati di terreno ricco di una grande quantità di minerali, localizzati principalmente vicino alle foreste tropicali o ai terreni vulcanici.

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La Coffea Arabica si presenta con un chicco di colore verde-azzurro dalla forma allungata e con la spaccatura a forma di S trova le sue origini tra le catene montuose dell’Etiopia, diffondendosi poi in tutta la fascia tropicale nei luoghi con altitudine superiore ai 900 metri è la più diffusa (utilizzata nel 60 % circa della produzione mondiale di caffè) e la più pregiata con il suo gusto dolce, delicato, molto aromatico e meno astringente ha un contenuto di caffeina in percentuali molto basse dallo 0,8% a 1,5%, olii al 18% e zuccheri

La Coffea Robusta si distingue con un chicco dalla forma più tondeggiante ed una colorazione giallo-brunastra. il sapore è più amaro e corposo, con parti di caffeina che variano dal 1,7% al 3,5%. Pianta più resistente alle malattie e sbalzi termici. A differenza dell’Arabica le piantagioni si possono trovare anche in zone pianeggianti dai 200 fino a 900m, rendendone più facile la lavorazione e di conseguenza i costi di produzione.